L'Orto Botanico di Cagliari

Il Centro Conservazione Biodiversità (CCB) è situato all'interno dell'Orto Botanico di Cagliari e si occupa della gestione di alcune strutture del Dipartimento di Scienze Botaniche. Il CCB è una struttura nata per lo studio, la conservazione e la gestione della diversità vegetale della Sardegna.La creazione del CCB è stata resa possibile grazie al contributodell'Amministrazione Provinciale di Cagliari e ad un finanziamento del MIUR che hanno consentito la realizzazione delle strutture e l'acquisto della strumentazione scientifica necessaria. La strategia perseguita dal Centro è di conservare ex situ il maggior numero possibile di entità vegetali della Sardegna, dando la precedenza a quelle minacciate di estinzione e ai taxa endemici e d'interesse fitogeografico. Obiettivo del CCB è anche quello di compiere studi di carattere biosistematico ed ecologico sulle specie minacciate e gli habitat in cui si rinvengono, allo scopo di proporre le strategie migliori per la conservazione in situ. Le Strutture del CCB sono: La Banca del Germoplasma I laboratori sono attrezzati con cella frigorifera per la crioconservazione del germoplasma, camera di deidratazione, frigocongelatore, camere di crescita e banchi termoriscaldati per le prove di germinazione, vitalità e moltiplicazione del germoplasma. Attualmente sono conservate le accessioni di circa 900 taxa della flora sarda e dei principali sistemi insulari del Mediterraneo Occidentale. I Laboratori Situati a lato della serra tropicale, si compongono di un laboratorio di tassonomia, di ecologia del paesaggio e cartografia, oltrechè di una biblioteca e di un piccolo centro off-set. I Campi Sperimentali Nursery creata per l'acclimatazione e il mantenimento degli esemplari su cui si compiono gli studi di carattere tassonomico e biosistematico; utilizzati inoltre per il mantenimento delle popolazioni clonate e la coltura delle specie destinate ai ripristini ambientali o alla successiva reintroduzione in situ. Le Roccaglie della Biodiversità Sono destinate alla conservazione ex situ di taxa endemici, di elevato interesse fitogeografico o minacciati di estinzione. Si estendono su una superficie di oltre 600 mq e sono differenziate in tre settori: granitico, calcareo e metamorfico. La finalità principale delle roccaglie è quella della sensibilizzazione alle problematiche della conservazione della biodiversità nel Mediterraneo.