Olasurfboards

Mestiere e passione scivolano insieme. Come per ogni shaper attorno al mondo la vera passione giuda le mani di Michele alla ricerca di nuove e vecchie forme, trasformando anonimi blanks in piccoli capolavori. Tecnica, tecnologia ed esperienza vanno di pari passo. Dai primi shapes risalenti all’inizio degli anni ottanta alle soglie della seconda decade del nuovo millennio se ne fatta di strada e la ritroviamo tutta nel tocco sapiente dell’artigiano e nella profonda conoscenza dell’evoluzione di linee d’acqua, rails, profili e materiali. Racconta Michele in un intervista: ” ho cominciato a casa dei miei genitori, precisamente in giardino e poi, lasciamo perdere anche in salotto! Pensa che la prima tavola l’ho costruita prendendo spunto da alcune foto prese da un giornale e qualche immagine presa di sfuggita in televisione, a occhio insomma! Poi cominciarono ad arrivare le prime tavole vere, qualcuno andava all’estero, comprava una rivista, un libro e chi era più fortunato si portava dietro una tavola presa in California e da li sono cominciati i primi “cloni”. Il problema era che per fare le tavole ci voleva il materiale e il materiale costava. Quindi l’unica maniera per avere una tavola nuova era vendere la tua vecchia tavola, la davi all’amico e il giro si allargava, poi qualcuno cominciò a chiedermi di costruirgliele”. Dopo tante primavere di shaping, dall’improvvisazione casalinga dei primissimi giorni all’utilizzo delle migliori tecnologie degli ultimi quindici anni il passo è lungo, passando per stagioni di viaggi e lavoro nei paesi dove il surf già si respira da moltissimo tempo, Michele è sempre motivato ed entusiasta ad ogni singolo shape.